Milena Auretta Rosso: “…Che mi lascino in pace (alle pressioni telepatiche)”

Recensione di: “Che mi lascino in pace (alle pressioni telepatiche)” di Milena Auretta Rosso (Editrice Zona Contemporanea – Arezzo)

 

Una persona o una personalità eclettica, intelligente, che pare scrivere come sotto dettatura, affrettatamente e senza correzione di bozze (le influenze telepatiche?).

A volte faccio fatica a capire, devo leggere e rileggere anche se la ragione a volte non mi aiuta (intendo la razionalità). Una scrittura parlata, sarebbe da ascoltare, letto da lei, quel che ha fatto stampare su carta. Gli argomenti sono i più vari, si capisce che lei è una viaggiatrice, un’esploratrice dell’universo, umano e non solo, un radar avvezzo a captare le radiazioni cosmiche e trattenerle qui ancora un po’ giù in mezzo a noi e ad utilizzarle per colorare il nostro mondo, così spesso un po’ grigio… nella foto della quarta di copertina del suo libro si intravede come un’ incognita che si nasconde (o si manifesta?) dietro a un gatto, l’animale per eccellenza più misterioso e sensitivo e così deve essere lei, Auretta. Bentrovata!” (Caterina Regazzi)

 

Milena Auretta Rosso ha scritto un libro.. sì, un libro, magari un compendio di frasi misteriose e criptiche, magari un caleidoscopio di immagini in bianco e nero o variopinte, nitide e taglienti, magari una moviola in cui si alternano fotogrammi pescati da vari film da varie commedie… Cos’è questo libro? Una creatura viva, un ectoplasma, una trance mnemonica karmica, scorre senza sosta nella mente del lettore, poesia… profumo di fiori esotici.. sogni che traboccano dall’inconscio collettivo…

 

Ed ecco le telecamere che trasformano il dinamico in statico” Sentenzia Auretta nel bel mezzo delle sue storie raccontate quasi a se stessa.. “La traduzione da dinamico a statico è un’intuizione”.

 

Non l’ho mai incontrata di persona eppure sento che il suo modo espressivo è ben radicato nella mia stessa coscienza, Auretta è un mio occhio è un mio orecchio, insomma la riconosco come io fossi suo o lei mia.. ed è anche merito della psicostoria.

 

Cosa c’entra la psicostoria?

 

Ad esempio una volta scrissi a Caterina una frase che mi sembrava pescata dal libro di Auretta, ed invece non lo era: “..la giornata è limpida, dalla finestra ad ovest si vedono le montagne innevate sullo sfondo ed alcuni campi sono bianchi di ghiaccio. Però già vedere il sole è una gioia…”

Lo stesso giorno scrivevo ad Auretta, a proposito del suo libro: “ Ho trovato alcune idee in esso contenute “stravolgenti” come pure estremamente originale è il tuo modo di evocare la “psicostoria”, di cui io stesso sono appassionato, ho trovato interessante soprattutto i risvolti che pongono la causa del medioevo non nella calata dei barbari (come solitamente si intende) ma nella dominazione cristiana”

 

Ma chi è Milena Auretta Rosso? La prima neurochirurga in Italia, iridologa, vegetariana, viaggiatrice, spiritualista, scrittrice… Basti sapere che sarà possibile fare la sua conoscenza “diretta” intervenendo all’incontro previsto a Treia il 7 ed 8 maggio 2011, in quell’occasione potremo guardarla negli occhi e da lei farci guardare.

 

Paolo D’Arpini

 

Articoli di Milena Auretta Rosso, pubblicati nel sito del Circolo vegetariano VV.TT.

http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=milena+auretta+rosso

 

Programma generale dell’incontro del 7 ed 8 maggio a Treia:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/12/26/treia-7-e-8-maggio-2011-27%c2%b0-anniversario-del-circolo-vegetariano-vv-tt/

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